Se hai una passione per lavorare con i bambini, il ruolo dell’Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione (ex OEPA) potrebbe fare al caso tuo. Questa figura professionale collabora con altre figure professionali come docenti, insegnanti di sostegno e personale ATA, integrando le loro attività senza sovrapporre compiti e funzioni.

A differenza dell’insegnante di sostegno, l’Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione è specializzato per supportare le attività scolastiche in base alle necessità specifiche dell’alunno, attraverso l’uso di un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).

Il compito principale dell’Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione è facilitare l’integrazione scolastica degli studenti con disabilità o difficoltà di comunicazione, contribuendo alle attività didattiche e formative con l’obiettivo di sviluppare e migliorare le autonomie personali e la socializzazione.

L’operatore lavora in team con altre figure educative e assistenziali, focalizzandosi sugli aspetti di comunicazione e apprendimento.

La normativa di riferimento per questa figura è l’art. 13 della Legge n. 104/1992, che stabilisce l’obbligo per gli enti locali di fornire assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con handicap fisici o sensoriali.

La Regione Lazio ha definito nel dettaglio il profilo formativo dell’Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione, mentre il Comune di Roma Capitale, con la delibera n° 80/2017, ha approvato il “Regolamento per il servizio educativo per l’autonomia degli alunni con disabilità”. Questo regolamento stabilisce che, per esercitare la professione di OEPAC nel Comune di Roma, è necessario possedere la qualifica rilasciata da un ente riconosciuto dalla Regione Lazio.

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